Tenuta Dorilli, a Vittoria, dove il 10 settembre terminerà la residenza. |
Valorizzazione
del territorio, della sua storia e la sua tutela attraverso l'impiego di
energie rinnovabili, il riciclo di materiali, l'agricoltura sostenibile, il
rispetto del patrimonio culturale e delle comunità all'interno delle quali
l’azienda opera: questa da sempre la missione dell’azienda siciliana Planeta, produttore di vino relativamente
giovane, nato nel 1995, ma proveniente da una lunga tradizione agricola,
tramandata dal Cinquecento tra Sambuca di Sicilia e Menfi. La produzione di
Planeta si svolge in sei tenute immerse nelle suggestive campagne siciliane,
ciascuna caratterizzata da uno specifico progetto di ricerca e valorizzazione.
Ed
anche il progetto Viaggio
in Sicilia rientra all'interno di questa visione che mira a
salvaguardare la storia, culturale e sociale, sostenendo al tempo stesso una
forte spinta all'innovazione e alla contaminazione tra tradizione,
contemporaneità e territorio.
Il
progetto per l’Arte e il Territorio, ideato e prodotto da Planeta, a cura di
Valentina Bruschi, quest’anno prende il titolo Mappe e miti del Mediterraneo: sei artisti
della stessa generazione, italiani e stranieri, si incontrano e si confrontano
con il territorio siciliano in una residenza
nomade, dal
2 all’11 settembre 2016. Nei mesi successivi, attraverso
linguaggi diversi, dalla pittura alla scultura, dalla fotografia
all’installazione fino al video, i protagonisti realizzeranno opere che saranno
esposte nella mostra
collettiva a Palermo a giugno 2017.
Si
tratta di: Gabriella Ciancimino (Palermo, 1978),
Pietro Ruffo
(Roma, 1978) e Luca
Trevisani (Verona, 1979) che viaggeranno insieme a tre artisti
di provenienze geografiche diverse: l’inglese Andrew Mania (Bristol, 1974), la
cipriota Marianna
Christofides (Nicosia, 1980) e l’egiziana Malak Helmy (Alessandria
d’Egitto, 1982).
Gabriella Ciancimino |
Luca Trevisani |
Malak Elmy |
Pietro Ruffo |
Andrew Mania |
Marianna Christofides |
Il
fotografo Leonardo
Scotti (Milano, 1988) annoterà appunti visivi del viaggio sul blog
della residenza, che sarà costantemente aggiornato con immagini,
riflessioni e un foto racconto con i particolari dei luoghi visitati.
Il
dialogo tra "mappe"
e "miti"
in una terra come la Sicilia è una sottotraccia costante, dove si intrecciano
luoghi monumentali a bellezze naturali, in un iperspazio cartaceo che coniuga
scienza e arte, cartografia e controllo dello spazio. In una linea di
continuità che parte dalla maestosità dei templi greci, che dovevano essere ben
evidenti e imponenti per chi arrivava da lontano, fino alle chiese-fortezze dei
Normanni, ai castelli di Federico II, la geografia di queste zone dissemina il
territorio siciliano di significati simbolici, luoghi di protezione e
identificazione.
La
residenza nomade
si svolge in questi giorni, quindi nel periodo della vendemmia, attraverso le
sei tenute dell’azienda (Ulmo a Sambuca di Sicilia, Dispensa a Menfi, Dorilli a
Vittoria, Buonivini a Noto, Feudo di Mezzo sull’Etna e La Baronia a Capo
Milazzo) all’interno di un contesto in cui storia e paesaggio hanno avuto nei
secoli una forte relazione e dove oggi l’industria vitivinicola permette la
riattivazione di un dibattito sul rapporto tra uomo e natura, e sull’incontro
con il mito, così forte per gli artisti stranieri che si imbattono in aree
ricche di rovine della Magna Grecia.
Il
gruppo terminerà il viaggio a Dorilli
a Vittoria dove, sabato
10 settembre alle ore 19.00, il pubblico potrà incontrare e
conoscere gli artisti insieme, anche, allo scrittore Gianluigi Ricuperati (Torino,
1977) che scriverà un testo nel catalogo della mostra di giugno 2017.
Invito all'incontro del 10 settembre. |
Per seguire e commentare sui social, l'hashtag è #VIS7: buon viaggio!
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